giovedì 2 gennaio 2014

Consumi 2013


In sintesi nel 2013  per tutti  gli utilizzi di energia elettrica della casa,compresa anche l'energia utilizzata per il funzionamento della pompa di calore utilizzata per la produzione geotermica è stata di circa 2480 kW ( che rappresenta  il fabbisogno annuo complessivo della casa) di cui 1840 kW prelevati dalla rete e 650 kW autoprodotti e consumati direttamente (ovvero circa il 38% dei consumi è coperta direttamente dalla produzione).

L'autoproduzione elettrica totale dal fotovoltaico è stata di 3423 kW che, a parte quella consumata direttamente durante le ore di luce (650 kW ), è stata   immessa in rete  per una quantità pari a  2773 kW. L'autoproduzione ha comportato il risparmio di circa 325 kg/anno di Co2  rispetto al fabbisogno energetico della casa  che sarebbe stato di 1244 kg/anno.

Il risparmio in termini di emissione di CO2 totale attraverso l'autoproduzione del fotovoltaico è stato  di 1725 kg/anno.

sabato 31 marzo 2012

Consumi 2011

In sintesi nel 2011  per tutti  gli utilizzi di energia elettrica della casa,compresa anche l'energia utilizzata per il funzionamento della pompa di calore utilizzata per la produzione geotermica è stata di circa 2300 kW ( che rappresenta  il fabbisofno annuo) di cui 1200 kW prelevati dalla rete e 1100kW prodotti e consumati direttamente (ovvero circa il 50% dei consumi è coperta direttamente dalla produzione).

La produzione Totale annua per l'impianto da 2,89 kWp è stata di 4200 kW  con un esubero riversato in rete di circa 3100 kW .

La crescita delle rinnovabili

Il boom nella produzione di energia rinnovabile, arrivata ormai a coprire oltre un quarto del fabbisogno nazionale di elettricità, unito a consumi ormai da anni stabili o in calo, rende sempre più mariginale la necessità di produrre energia dalle centrali tradizionali, costringendole a lavorare a scartamento ridotto, con pesanti ripercussioni sulla loro redditività.  

"Lo sviluppo delle rinnovabili, unito alla stagnazione della domanda, sta rendendo difficile la copertura dei costi di produzione degli impianti convenzionali, mettendone a rischio la possibilità di rimanere in esercizio", ha lamentato oggi Colombo.

Le ultime conferme di come sta irreversibilmente cambiando il sistema di produzione e distribuzione dell'energia è arrivata non più tardi dell'altro ieri dal rapporto Comuni Rinnovabili di Legambiente 2. "Dal 2000 ad oggi 32 TWh da fonti rinnovabili si sono aggiunti al contributo dei vecchi impianti idroelettrici e geotermici: è qualcosa di mai visto, che ribalta completamente il modello energetico costruito negli ultimi secoli intorno alle fonti fossili, ai grandi impianti, agli oligopoli", si legge nel dossier.


domenica 15 gennaio 2012

Risparmio Energetico

Sotto il nome di risparmio energetico si annoverano varie tecniche atte a ridurre i consumi dell'energia necessaria allo svolgimento delle diverse attività umane comprese quelle che avvengono  nell'ambito famigliare
Utilizzare energia elettrica per produrre calore rappresenta uno spreco perché si trasforma un'energia nobile in calore, che è un'energia di seconda specie. In base ai primi due principi della termodinamica, l'energia meccanica-elettrica può interamente essere convertita in calore, mentre il calore può essere riconvertito solo in parte in energia.
Questo spreco deriva dal fatto che molte forme di energia (termoelettrica, nucleare, solare) sono trasformate in calore usato per produrre energia elettrica che viene utilizzata per il riscaldamento: ad ogni passaggio c'è aumento di entropia e perdita di rendimento termodinamico. Il risparmio può essere ottenuto sia modificando i processi energetici in modo che ci siano meno sprechi, sia utilizzando tecnologie in grado di trasformare l'energia da una forma all'altra in modo più efficiente, sia ricorrendo all'auto-produzione.

Certificazione Energetica della Casa

Rendering dell'Edificio 
La certificazione energetica è stata introdotta dalla Direttiva Comunitaria 2002/91/CE sul rendimento energetico nell'edilizia come strumento di informazione e trasparenza del mercato immobiliare, con l'obiettivo di orientare costruttori, proprietari e inquilini a prediligere edifici caratterizzati da standard elevati di efficienza energetica, in vista dei connessi vantaggi economici e ambientali.
La Direttiva comunitaria è stata recepita nell'ordinamento nazionale dal d.lgs. 192/2005 e successive modifiche ed integrazioni, che ha dettato regole e criteri generali in materia. Successivamente, in data 26 giugno 2009, con un decreto del Ministro dello Sviluppo Economico, sono state approvate le Linee guida nazionali sulla certificazione energetica. La Regione Piemonte, sulla base della competenza legislativa concorrente in materia energetica, ha disciplinato la certificazione energetica con la legge regionale 28 maggio 2007 n. 13, recante disposizioni in materia di rendimento energetico nell'edilizia.

La  qualità energetica di un  immobile viene valutata e comunicata attraverso l'ottenimento del certificazione  si ottiene dopo aver effettuato, tramite procedure standardizzate, il bilancio  energetico specifico. Tale certificazione  viene prodotta sia per  gli edifici  in costruzione che per  quelli già realizzati.
La Regione Piemonte, area geografica nella quale è stata realizzata la casa oggetto di  questo blog , ha stabilito che le modalità di presentazione del certificato  fossero  basate sul fac simile seguente.


La certificazione energetica attesta la prestazione o rendimento energetico di un edificio, cioè il fabbisogno annuo di energia necessaria per soddisfare i servizi di climatizzazione invernale ed estiva, riscaldamento dell'acqua per uso domestico, ventilazione e illuminazione secondo utilizzi standard, dipendente dalle caratteristiche di localizzazione, posizione, isolamento termico e dotazione impiantistica dell'edificio stesso. La certificazione energetica reca anche alcune raccomandazioni per migliorare tale rendimento. Il rendimento energetico di un edificio è espresso da un indicatore fondamentale chiamato indice di prestazione energetica annua per la climatizzazione invernale (misurato in kWh/m² oppure in kWh/m³), che consente una classificazione di merito degli edifici. Attraverso il confronto con le prestazioni energetiche di un edificio efficiente (classi A+, A, B) e grazie alle informazioni riportate sull'attestato di certificazione energetica (ACE), l'utente è in grado di compiere una scelta più consapevole nel momento dell'acquisto o della costruzione della propria casa
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 Certificato della Casa

Ai sensi di quanto previsto all'articolo 5, comma 7 della l.r. 13/2007 e s.m.i., l'attestato di certificazione energetica ha una validità temporale massima di dieci anni a partire dal suo rilascio ed è aggiornato ad ogni intervento che modifica le prestazioni energetiche dell'edificio o dell'impianto.